Andranno presentate all’Inps entro il 30 giugno le domande per l’assegno unico universale recuperando gli arretrati dallo scorso mese di marzo.

Per le domande dal 1° luglio, infatti, l’assegno verrà riconosciuto dal mese dopo.

 

A chi spetta

L’assegno unico spetta:

  • per ogni figlio minorenne e maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni e
  • senza limiti di età nel caso di figli disabili,
  • nonché nel caso di una sola persona se titolare di pensione ai superstiti da lavoro dipendente con età inferiore a 18 anni o
  • se maggiorenne inabile al lavoro.

Come farne richiesta

Si può presentare domanda:

  1. direttamente sul sito Inps tramite il servizio «Assegno unico e universale per i figli a carico» con Spid di livello 2, Cie o Cns,
  2. contattando il numero verde 803.164 0 il numero 06164.164 da cellulare;
  3. mediante i servizi telematici dei patronati.

Domanda in mancanza di modello ISEE

Per ottenere i conguagli dei mesi precedenti, coloro che non hanno presentato il modello ISEE in fase di domanda, dovranno modificare la richiesta precedentemente inviata: in caso di inoltro da luglio in poi l’eventuale maggiorazione decorrerà dal mese di presentazione.

L’assegno unico si caratterizza, infatti, per una quota modulata in modo progressivo che va da un massimo di 175 euro per figlio minore con Isee fino a 15mila euro a un minimo di 50 euro per figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro.

 

Integrazione con Reddito di cittadinanza

Affinché abbia efficacia retroattiva, entro il 30 giugno anche i nuclei percettori di reddito di cittadinanza con assegno unico potranno inoltrare il modello integrativo “Rdc-com AU” in grado-di maggiorare l’entità dello stesso grazie a informazioni non note all’Inps.

I dati sui percettori di reddito di cittadinanza in possesso dell’Istituto molte volte non sono in grado di fotografare l’esatta situazione del nucleo interessato.

 

L’Assegno Unico è una misura che intende essere universale e in quanto tale viene erogata avendo come unico parametro la condizione economica del nucleo familiare, a prescindere dalla condizione lavorativa dei componenti. Come misura universale ha assorbito il premio alla nascita/adozione, l’assegno al nucleo familiare (tranne alcuni casi residuali), l’assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.